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  • Immagine del redattoreGiorgia Mischieri

IDENTIFICARE “SPERANZA”

SPERANZA: aspettazione fiduciosa di qualcuno o qualcosa in cui si è certi o ci si augura che consista il proprio bene, o di qualcuno o qualcosa che ci si augura avvenga secondo i propri desideri.

Questo è il significato che il nostro dizionario italiano ci propone.

A parere mio la speranza non è un “aspettare“ ma bensì una sensazione che parte dal basso ventre e come una farfalla vola su, in alto, fino ad arrivare al nostro comando di controllo: il cervello. Quando la candida farfalla vi si posa con la sua maestosa eleganza, involontariamente si inizia a pensare alla speranza avverata e al solo pensiero ecco che automaticamente sul nostro viso si accende un sorriso. Uno di quei sorrisi a cui il cervello non può opporre resistenza.

La speranza è quindi una sensazione diversa per ognuno di noi. Ci sono varie categorie di speranza. C’è la speranza di guarire da una brutta malattia, oppure la speranza che ha una madre nel crescere il proprio figlio in modo corretto, o ancora la speranza di un’adolescente che aspetta speranzoso il messaggio del proprio amato.

La speranza nutre le nostre giornate anche per la più ridicola delle sciocchezze, forse è il nutrimento di cui facciamo uso più spesso, come fosse una dipendenza.

“Sperare” vuol dire anche “sognare”, perché alla fine i nostri sogni sono fatti di speranza, sono costruiti da cose che forse non accadranno mai nella nostra vita eppure ci speriamo, e sperandoci affiora dentro di noi uno stato di quiete.

Altre volte purtroppo le persone smettono di sperare e così iniziano a morire dentro... nell’animo.

La nostra infanzia è basata sulla speranza. Quanto darei per rivivere quei momenti. Semplicemente, quando per il nostro compleanno spegnevamo le candeline per esprimere un desiderio, dentro di noi nasceva la speranza. Oppure quando scrivevamo la letterina a Santa Lucia e a Babbo Natale in cui chiedevamo l’intero negozio Toys, nella nostra pancia sbocciava un germoglio speranzoso che, piano piano, più la data si avvicinava più cresceva, finché la mattina del 13 o del 25 dicembre sbocciava, perché anche se non arrivava tutto il negozio, noi eravamo felici, grazie alla speranza che ci ha accompagnato.

In poche parole la speranza è una cosa che possiede mille interpretazione ed è essenziale per il genere umano.



Mischieri Giorgia 1C

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