Mi diverte paragonare l’intera vita al ciclo vitale di una farfalla. La vita della farfalla si sviluppa in 4 stadi principali, ossia uova, bruco,crisalide e farfalla. Se ci pensiamo bene sono del tutto identici agli stadi della nostra vita. L’uovo naturalmente corrisponderà all’infanzia, il bruco all’adolescenza, la crisalide all’inizio della vita adulta e infine la farfalla corrisponderà alla vita di un adulto con un bel po' di passato da raccontare. In modo particolare volevo soffermarmi sulla vita di un bruco che nel nostro caso corrisponderà a quella di un adolescente.
L’adolescenza è un periodo di trasformazioni, mutamenti, scoperte e anche dolore. Esistono vari tipi di trasformazione del nostro corpo. Aumenta la nostra altezza, compaiono i primi peli e con loro a volte anche i primi disagi, la voce cambia, si fa più acuta o più profonda, compaiono i primi brufoli e le curve si fanno più definite. Queste sono le trasformazioni che noi compiamo al di fuori del nostro bozzolo, e diciamo che la maggior parte delle volte possono creare molti disagi. Molte volte si vorrebbe avere qualche chilo i meno, o qualche chilo in più, si vorrebbe essere un po' più alti, o un po' più bassi, si vorrebbe avere un naso alla francese, gli occhi azzurri, marroni, verdi o addirittura castani chiari. Creiamo nella nostra mente un prototipo perfetto di noi stessi, anche se poi se fossimo come nei nostri sogni, sono sicura che troveremmo altri difetti. Dopotutto nessuno è perfetto, nemmeno nei nostri sogni. Invidiamo caratteristiche di amici e amiche o addirittura persone che passano per strada e che forse loro invece detestano. Passiamo la maggior parte del nostro tempo a sperare in qualche cambiamento forse impossibile da avverare, eppure siamo ancor lì, fissi su quel pensiero, forse anche in questo momento. Il pensare troppo ad una determinata cosa si tramuta poi in paranoia o addirittura ossessione, e da queste ossessioni ne derivano malattie. Malattie che possono portare anche alla morte o alla distruzione del proprio bozzolo. Malattie che impediscono di far sbocciare la futura farfalla. L’adolescenza viene chiamato momento transitorio. Non sappiamo cosa definirci. Bambini o adulti, responsabili o irresponsabili, dipendenti o indipendenti. Ci definiamo ragazzi, altro termine che può avere mille significati differenti. Si chiama proprio momento transitorio perché prima o poi i difetti che noi vediamo, si tramuteranno in qualcosa di magnifico, qualcosa che diventerà parte della nostra farfalla. Quindi credo sia inutile provare invidia per qualcosa che non si può avere, conviene invece accettare e capire quanto sono belli i nostri difetti. Se non sono i nostri pensieri a sminuirci saranno sempre le altre persone a preoccuparsi di farlo al posto nostro.
Questo riguarda tutta la parte al di fuori del bozzolo, quindi visibili agli occhi degli altri. La parte non visibile, quindi tutto il mondo che riguarda l’interno del nostro bozzolo è anche peggio. Ebbene si, le emozioni cambiano con noi. A volte la tristezza nasce dal nulla, altre volte siamo spensierati, altre ancora non vediamo l’ora di andare a letto per mettere a tacere tutte quelle ansie nella nostra testa e la maggior parte delle volte siamo infatuati. Infatuati da una persona, forse siamo innamorati, forse abbiamo solo una cotta, sta di fatto che questo sentimento mette sotto sopra ogni ormone presente nel nostro corpo e con loro anche i nostri piani. I vari innamoramenti avverranno in modo differente e con intensità diverse, naturalmente quello che colpirà più duramente sarà il primo amore. Il primo amore ti travolge in un momento inaspettato, come un tuono a ciel sereno, proprio come un colpo di fulmine. Forse il primo amore è anche quello che comporta più dolore, quello forse non contraccambiato o quello invece che farà vivere momenti indimenticabili. Naturalmente non trascuriamo anche le altre emozioni che a volte ci mettono a dura prova. Durante l’adolescenza le emozioni sono amplificate non di cento ma di mille volte. A volte possiamo piangere vedendo un video di un gattino, altre possiamo arrabbiarci in un modo assurdo solo se ci dimentichiamo la luce della camera accesa e altre volte ancora quando tutto sembra andare male noi ridiamo, come se dovessimo sfidare la vita, come se non ci importasse nulla. A volte forse può avere anche lati positivi. I momenti migliori sono quelli di spensieratezza, nei quali si fanno cose senza pensarci due volte oppure proprio senza pensare, le esperienze migliori, i divertimenti più belli e indimenticabili, si compieranno anche errori, ma saranno gli errori che forse ci insegneranno qualcosa. Il dolore si prova solo quando si sbatte la testa contro il muro. Allo stesso tempo penso che questo periodo di cambiamenti sbalzi d’umore, rabbia, divertimento o tristezza sia il periodo più diverte della nostra vita, e non ci resta che affrontarlo, semplicemente vivendolo.
Giorgia Mischieri 2^b
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