Ci sono pochi semplici bisogni di cui ogni essere umano non può fare a meno, ed è incredibile pensare quanto spesso uno di questi venga trascurato, o rimpiazzato con cose ed azioni che possono momentaneamente sembrare più rilevanti. Quante volte vi sarà capitato di rimanere in piedi fino a notte fonda per studiare? O al contrario, svegliarvi prima la mattina per ripassare? In entrambi i casi, vengono tolte ore al riposo per favorire, in questo caso, lo studio o qualsiasi altra attività. E questo è solo un esempio della scarsa considerazione che tutti noi abbiamo del bisogno umano di riposare. Molto spesso, la scarsità di sonno viene addirittura inconsciamente riconosciuta come un indice di valore e forza: perché, ammettiamolo, ci sentiamo tutti un po’ invincibili quando, avendo dormito solo un paio d’ore la notte prima, siamo comunque in grado di proseguire in maniera ordinaria con la nostra giornata.
Il sonno però, è un aspetto fondamentale della vita umana, per qualunque fascia d’età ma in particolar modo per l’adolescenza. Durante il sonno – la periodica sospensione dello stato di coscienza – il metabolismo ha l’occasione di recuperare energie, non solo a livello fisico ma soprattutto a livello psichico. Il sonno, ed in particolare la fase REM (Rapid Eye Movement), sembra avere un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema nervoso centrale. Pare, addirittura, che certe cellule neuronali aumentino il loro rendimento del 50 o addirittura 100%.
Per un adolescente sarebbe raccomandabile dormire tra le 8 e le 10 ore ogni notte, però, secondo un recente studio, più del 75% dei ragazzi di questa fascia d’età riposano meno di 8 ore. Oltre alla ragione sopracitata, cioè che frequentemente ci dimentichiamo dell’importanza che il sonno ha per il nostro corpo e per il nostro stile di vita, l’utilizzo di dispositivi elettronici è uno dei fattori colpevoli della mancanza di sonno nei giovani, per una ragione molto semplice: gli schermi di telefoni, tablet e computer emettono luci blu che inibiscono produzione di melatonina, l’ormone del sonno, che coincide con il processo che avviene in un individuo soggetto a insonnia cronica, solo che in questo caso la mancata produzione di melatonina è nella maggior parte dei casi dovuta ad altri fattori come stress, ansia o patologie sia fisiche che psichiche.
Per concludere, ci tengo a condividere alcuni consigli e trucchetti per ottimizzare al massimo il nostro sacrosanto riposo: è molto importante smettere di utilizzare dispostitivi elettronici un’ora prima di andare a dormire e sarebbe ideale abbassare sempre di più le luci in questo arco di tempo. È fondamentale crearsi una propria routine in modo che il cervello possa intendere l’arrivo della fine dello stato di veglia, per esempio bere una tisana, per poi cambiarsi, lavarsi viso e denti e leggere per 20/30 minuti è una sequenza molto comune. È raccomandabile non assumere caffeina dopo le 14, ma capisco sia estremamente complesso, sia in quanto studenti che in quanto italiani.
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