Intervista a Rachele Comini e Sofia Quinn di 5AL
Oltre ai rappresentanti di classe e d’Istituto, per i quali saremo presto chiamati a votare, un altro Organo fondamentale è proprio quello della Consulta. Per questo abbiamo intervistato le due ragazze elette lo scorso anno, Rachele Comini e Sofia Quinn di 5AL, che ci rappresenteranno anche quest’anno e alle quali abbiamo posto 5 semplici domande.
1) Come descrivereste la Consulta?
SOFIA: La consulta studentesca è un organo di rappresentanza istituzionale composta da due rappresentanti per ogni istituto. Essa ha un ruolo fondamentale nelle scuole perché rappresenta gli studenti e le studentesse non solo a livello scolastico ma soprattutto a quello provinciale, collaborando con l'amministrazione scolastica, gli enti locali e il Ministero. Le iniziative promosse dalla consulta mettono in luce le problematiche territoriali a livello nazionale proponendo eventi e progetti rivolti ai giovani.
2) Sarete pronte a collaborare con i nuovi Rappresentanti?
RACHELE: Ovviamente! I rappresentanti di consulta sono nel comitato studentesco dunque per noi la collaborazione è fondamentale. Siamo super disponibili a mettere a disposizione le nostre risorse.
3) Cosa vi ha spinto a candidarvi alla Consulta?
RACHELE: La Consulta è uno strumento di rappresentanza molto ampio e offre la possibilità di mettersi parecchio in gioco offrendo un sacco di opportunità, per esempio c'è un costante confronto con realtà diverse, sia a livello regionale che a livello nazionale. Fa aprire molto la mente, responsabilizzare e assumere nuove competenze.
4) Questo è il vostro ultimo anno in carica, vorreste dire qualcosa a dei futuri candidati?
SOFIA: Per futur* candidat* ci terrei a dire che la Consulta è un’esperienza formativa che fa maturare perché bisogna assumersi delle responsabilità e, soprattutto, perché bisogna collaborare con ragazzi e ragazze di altre scuole che non si conoscono ma con cui si ha la possibilità di instaurare nuove amicizie. Per questo motivo consiglio a chi si vorrà candidare l'anno prossimo di essere volenteros* determinat* ed avere un ottimo spirito di squadra per creare un team di lavoro coeso e motivato!
5) Volete aggiungere qualcos’altro?
RACHELE: Ci piacerebbe parlare del progetto di comunicazione in quarantena, estesosi poi anche a livello regionale. Durante il periodo di quarantena, per non rimanere fermi e placare il panico generale che si era creato, abbiamo deciso di iniziare una rete collaborativa con i rappresentanti di Istituto di tutte le scuole della Provincia. Il progetto si chiamava “Comunicazioni in quarantena” e sfruttando il gruppo WhatsApp e la pagina Instagram della consulta siamo riusciti ad inviare riassunti e link di decreti, note ministeriali e informative. Lo scopo era quello di combattere le fake news e promuovere un sistema diretto, efficace e veloce di comunicazione grazie ad un uso responsabile dei social. Dato il riscontro molto positivo ottenuto a Mantova, il progetto si è esteso a livello regionale raggiungendo tutte le scuole della Lombardia.
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