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LETTERATURA E GRANDI AMORI

Aggiornamento: 21 nov 2021

La letteratura inglese è costellata di capolavori. Due colonne portanti sono sicuramente “Jane Eyre” di Charlotte Brönte del 1847 e "Tess dei D’Ubervilles” di Thomas Hardy pubblicato nel 1891.

Il primo romanzo parla di Jane, una bambina rimasta orfana che viene accolta in casa dello zio. Alla morte di quest’ultimo, la zia, per sbarazzarsi della bambina, la manda in un orfanotrofio dove rimarrà per otto anni, dei quali due come istitutrice. Jane cresce, diventa una giovane donna e trova lavoro a Thornfield Hall, una grande villa in campagna, che condivide con la sua allieva, Adele, e la direttrice della casa. Adele è la figlia del padrone, il signor Rochester, assente per la maggior parte dell’anno. Quando quest’ultimo torna si interessa subito a Jane, ragazza non bella e semplice, che però tende ad allontanarlo. Alla fine Rochester riesce a far breccia nel suo cuore, Jane se ne innamora e, dopo un po' di tempo la chiede in moglie. Quando tutto sembra andar bene, la mattina delle nozze due signori interrompono la celebrazione, obiettando che Rochester è già sposato con una donna ancora viva che vive rinchiusa in un’ala di Thornfield Hall perché pazza. Rochester, disperato, chiede ugualmente a Jane di sposarlo ma lei rifiuta e scappa all’alba facendo perdere le sue tracce. Stremata, trova asilo in una casa dove vivono due sorelle istitutrici e un curato, che più avanti scoprirà essere suoi cugini, e scopre di avere uno zio morto a Madera che le ha lasciato una grossa eredità. Dopo un lungo periodo travagliato Jane capisce di non aver mai smesso di amare Rochester; divide l’ eredità in quattro parti, rifiuta l’ insistente proposta di matrimonio del curato e fugge di nuovo, alla ricerca del suo amato. Ritornata a Thornfiel Hall la trova bruciata e scopre che la moglie, mesi prima, aveva appiccato un incendio dove lei era morta e Rochester vi aveva perso un braccio e la vista. Jane, non si scoraggia, lo sposa ugualmente e due anni dopo, con l’arrivo di un bambino, ritorna anche la vista di Rochester. Il romanzo si chiude quindi con un dolce lieto fine e l’ immagine di una famiglia finalmente felice.

Il secondo romanzo tratta la storia di una ragazza, Tess, figlia di un uomo che scopre di essere il discendente di un’aristocratica famiglia: i D’Ubervilles. La famiglia è numerosa e povera e la morte del loro unico cavallo aggrava la situazione economica. La madre convince Tess ad andare a lavorare come allevatrice di polli nella grande tenuta dei D’Ubervilles dove viene sedotta dal suo datore di lavoro, Alec. Il giovane, irresponsabile e scriteriato, la mette incinta e Tess è dunque costretta a ritornare al villaggio per dare alla luce il suo bambino che muore nel giro di poche ore. Stremata dalla vergogna e dal dolore rimane chiusa in casa per mesi finché decide di andare lontano dal villaggio, in una cascina di campagna, a lavorare come produttrice di latte. È così che incontra il figlio del pastore, Angel Claire, e i due subito si innamorano. Tess è tentata di confessargli subito il suo passato, ma, impaurita dalle conseguenze, tace e arriva il giorno delle nozze. Finalmente racconta ad Angel di aver avuto un figlio da Alec e lo sposo la lascia e fugge in Brasile. Tess è distrutta, tuttavia la sua famiglia è sempre più povera e così accetta l’offerta di Alec: lui avrebbe dato loro una casa a patto che lei rimanesse con lui. Nel frattempo Angel ritorna, pronto a perdonare Tess, la trova in una stanza d’albergo condivisa con Alec e le confessa il suo amore. Alec se ne prende gioco e Tess, in preda alla rabbia, lo uccide fuggendo poi con Angel. I due scappano ma non a lungo: a Stonehenge Tess viene catturata e portata sul luogo dell’esecuzione. Prima di essere arrestata aveva chiesto ad Angel di prendersi cura della sorella minora, Liza, prendendola in moglie. La scena finale vede Angel e Liza, mano nella mano, allontanarsi dalla cittadina dell’esecuzione.


Entrambi i romanzi sono ambientati in un passato in cui le donne non erano considerate alla stessa altezza degli uomini, avevano diseguali diritti ed erano sempre in una posizione di inferiorità rispetto al genere maschile; eppure le due protagoniste, nel corso della narrazione, affrontano coraggiosamente sfide e difficoltà di una vita dura e dolorosa. Nonostante l’esistenza travagliata, entrambe sono in grado di combattere al meglio, sempre in nome dell’amore. Un amore vero, puro e autentico.

L’inizio della vita di Jane Eyre è triste, è orfana, vive con una zia crudele e dei cugini che la bullizzano eppure una volta nel collegio troverà delle dolci compagnie. L’infanzia di Tess, al contrario, è felice perché nonostante lo stile di vita scarno vive con una famiglia che la ama, circondata da persone che le danno affetto e forse è proprio per questo che avrà più difficoltà ad affrontare le durezze della vita.

Le due protagoniste sono invece accomunate dalla generosità e dalla fierezza che provano aiutando il prossimo. Soprattutto Jane che da prova di grande amore: divide l’eredità tra i cugini che erano stati diseredati dallo zio; perdona la zia, in punto di morte, nonostante le sofferenze che le avesse fatto passare; spende gran parte della sua vita a educare le altre ragazze. Questo aspetto dell’educazione delle ragazze, all’epoca del romanzo, era un atto di grande forza ed energia. In un mondo dominato dagli uomini, dove le donne erano sottovalutate, la cultura e il possedimento delle conoscenze basilari o addirittura del talento artistico, come per Jane, della musica, del canto, dell’insegnamento, erano grandi valori e meriti. Anche Tess, sebbene meno colta di Jane, fa una scelta ardita decidendo di andare a lavorare in una fattoria per aiutare la famiglia.

Si tratta, quindi, di donne diverse, con storie diverse ma entrambe accomunate da una enorme forza d’animo e da un grandissimo amore.


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