Negli ultimi giorni gli avvenimenti al di là dell’Atlantico hanno tenuto un po’ tutto il mondo col fiato sospeso. Ognuno teneva sotto controllo il Nuovo Mondo, tentando invano di intuire cosa ne sarebbe stato dei nostri amici americani e che ripercussioni avrebbero avuto le loro elezioni sulla nostra tanto cara Europa ed il mondo tutto. Durante questo duro scontro politico non sono certo mancati i colpi di scena, i ritardi ai seggi elettorali, i sotterfugi (a detta di ciuffo mandarino), le fake news (queste invece pronunciate da ciuffo mandarino), i ricorsi e chissà quante altre stranezze, in un paese che, a suo dire, è il più libero e democratico del mondo, e questo, converrete con me, la dice lunga sulla sua autodefinizione. Non che la libertà e la democrazia italiane siano più elogiabili, ma è sempre bene ricordare a tutti che le due sopracitate non sono sempre così semplici da trovare nelle “cose dell’uomo” e che identificarsi con una delle due è di norma molto avventato. Ma basta polemica, sono stufo di polemici, si polemizza troppo, è un continuo polemizzare…BASTA.
Come avete sicuramente capito questa edizione del provocatore parla di donne, grandi piccole piccine, importanti o meno, e per trovare un buon connubio tra la libertà e l’argomento oggi trattato, non posso non parlarvi della cara Lady Liberty o come piace a noi italiani La Statua della Libertà.
Ecco lei è il simbolo di quello che la libertà dovrebbe essere per tutti i popoli del globo terraqueo. La statua di Liberty Island, ormai ridotta ad un’immagine sulle cartoline newyorkesi, è l’incarnazione di quello che forse, una volta, era lo spirito americano. Con i suoi 93m di altezza, che imperano sopra tutta Manhattam, la donna più alta del mondo è visibile a 40 km di distanza. La statua raffigura una donna con una lunga toga romana, munita di fiaccola rappresentante il fuoco eterno della libertà e tavola recante la data della dichiarazione d’indipendenza americana. Ai suoi piedi giacciono delle catene spezzate simbolo della liberazione della schiavitù sotto il sovrano dispotico inglese. La testa infine è cinta da una corona a sette punte, che corrispondono ai sette mari del globo.
La donna rappresentata non è una qualunque, ma invero la dea Ragione, la cui torcia rappresenta il sapere massonico che libera l’uomo dalla paura e dalle incertezze rendendolo forte e vigoroso, capace di respingere ogni tiranno che provi ad appropriarsi della sua libertà.
Questa è di certo una grande lezione, che ogni uomo dovrebbe conoscere: la conoscenza rende liberi.
SAMUELE ORBELLO 4A