Riccardo Marchini (4^DL), Sofia Zani (4^CL), Giulia Truschi (4^CL)
Che cosa vi ha spinto a candidarvi in un periodo così complicato e come pensate di affrontare l’emergenza COVID a scuola?
Marchini: Sì, è vero ci troviamo in un periodo difficile e strano, ma ciò che ci ha dato la forza e la voglia di candidarci è sicuramente il dovere che sentiamo verso il Virgilio e i Virgiliani, che ci impone di provare a far tornare la scuola quella che era un tempo. Certo, nessuno può permettersi di dire cosa succederà, visti i continui cambi di protocollo, ma noi abbiamo un programma molto ben definito e valido, che vogliamo mettere in atto per tornare ad avere un vero e proprio Virgilio.
Zani: Sono consapevole del fatto che sia un periodo pieno di difficoltà e di insidie, ma è anche è per questo che ho pensato di ricandidarmi a rappresentante di istituto, per poter aiutare la scuola e fare la differenza in un periodo che sicuramente sarà complicato e difficile da gestire. Ma secondo la mia forma mentis, se una cosa è difficile, quando si riesce nell’impresa, la gratificazione è sicuramente doppia.
Truschi: L’idea di candidarsi quest’anno era precedente all’emergenza COVID. Certamente nulla di tutto questo ci ha intimoriti, ma ci ha anzi spronato ad affrontare questa sfida con ancora più grande determinazione, imponendoci di aiutare gli studenti e la scuola a vivere in un clima che sia allo stesso tempo di responsabilità e spensieratezza, un clima che permetta agli studenti di vivere la scuola in maniera piacevole e stimolante, se pur con le dovute restrizioni.
Quali sono le caratteristiche ed i punti forti del vostro programma e che cosa vi fa pensare che riuscirete a metterlo in atto?
Marchini: Nel nostro programma i punti forti siamo noi. Siamo persone decise e con grande voglia di fare, le proposte sono la semplice rappresentazione delle persone che siamo. Il nostro punto forte è giocare specialmente sulla determinazione, perché se ci sarà una minima possibilità che ci permetta di svolgere i nostri progetti, noi li porteremo a termine, dando tutti noi stessi. All’interno ci sono idee ponderate e ragionate che sono state pensate per poter tornare ad una situazione confortevole e “casalinga”, evitando di buttare via anni molto importanti della nostra vita.
Zani: le caratteristiche forti del nostro programma penso siano le idee innovative, che riescono in ogni caso a mantenere le tradizioni del Virgilio. Noi, nella stesura del programma, abbiamo cercato di evitare situazioni di assembramento seguendo le disposizioni della preside, ma mettendo sempre al primo posto gli studenti e il loro diritto di trovarsi in un ambiente che non fosse privativo, ma, al contrario, stimolante. Ci impegneremo per portare avanti le nostre idee anche in questo periodo, adattandoci alle diverse situazioni che questo sfortunato momento storico porta con sé, ma senza dimenticare il punto fondamentale: il benessere degli studenti.
Truschi: il punto forte del nostro programma è la realizzabilità delle nostre idee. Quando abbiamo pensato a cosa proporre agli studenti, siamo arrivati alla conclusione che dovevamo riuscire a portare innovazione, mantenendo comunque alcune delle vecchie gloriose tradizioni della nostra scuola. Alla base di ogni nostro progetto c’è sicuramente stata una grande osservazione per quanto riguarda le distanze di sicurezza e le misure anti-COVID.
Che cosa ha o non ha funzionato nei programmi delle liste dell’anno scorso?
Marchini: Non sono solito a criticare o a gettare zizzania, ma a parer mio e vista la mia esperienza, quantificabile in numero di assemblee visionate nel mio percorso da virgiliano, la pecca che mi sento di evidenziare è il fatto che spesso venissero dette cose impossibili da realizzare. Alle assemblee si cerca sempre di apparire grandi, portando proposte molto importanti e ambiziose, ma spesso senza la certezza di riuscire a portarle a termine. In ogni caso non mi sento di lamentarmi particolarmente delle diverse liste che ho visto nella mia “carriera”, anche perché ho sempre visto persone con molta stoffa e grande forza di volontà.
Zani: Onestamente penso che l’anno scorso, vista la pandemia, molte cose non abbiano funzionato, pur essendoci in carica dei rappresentanti, a mio parere, validi e in grado di organizzare e portare contenuti in modo molto efficiente anche durante il lockdown. Una costante che noto nelle liste da quando siamo in prima è che, tante volte, si tenda a fare grandi promesse senza alla fine realizzarle. Confrontandoci con queste consapevolezze abbiamo scritto il nostro programma con sincerità e sicurezza, facendo in modo di poter portare a compimento ogni singolo punto promesso.
Truschi: Confrontandoci e facendo un resoconto delle nostre esperienze è risaltato come molte proposte di alcune liste fossero molto interessanti e innovative, ma, guardate del piano pratico e concerto, irrealizzabili. Sicuramente però ci sono state liste che hanno proposto cose molto semplici e che sono poi state capaci di mettere in atto ogni punto del proprio programma, mantenendo la parola data.
Come pensate di mantenere costi bassi e applicare modifiche alla scuola?
Marchini: I costi sono sempre stati un punto fondamentale nella presentazione delle liste. Il nostro obbiettivo è sicuramente quello di abbassarli il più possibile, cercando di non appesantire una situazione già complicata di suo. Per quanto riguarda applicare modifiche alla scuola, mi sento di dire che essa sia già ad un ottimo punto organizzativo, grazie anche al gran lavoro della preside, e che non necessiti di grandi stravolgimenti. Concludo dicendo che chiunque senta il bisogno di esprimere perplessità o dubbi, si può rivolgere direttamente a noi senza nessun problema.
Zani: Onestamente penso che le proposte che vogliamo portare possano richiedere in alcuni casi una minima spesa di gestione, ma in tanti altri niente di superiore ai costi che sono sempre stati richiesti dalla scuola. L’unica cosa che rimane in forse sono le assemblee, visto che rimangono appoggiate all’Ariston ed il costo non dipende da noi, perciò potrebbe essere l’attività sicuramente più dispendiosa. Rimane il fatto che se dovesse diventare un costo privativo per gli studenti, cercheremo in primo luogo di abbassare il prezzo e, nel caso non si potesse, eviteremo di proporlo cercando una soluzione adeguata.
Truschi: Il costo delle proposte è sempre stato molto sentito dagli studenti della scuola. Quando abbiamo steso il nostro programma ci siamo ripromessi di farle a costo zero o a costi molto ridotti, le uniche spese che ci troveremo ad affrontare, secondo il nostro programma di lista, saranno le assemblee, con un tetto massimo di 3/4 euro e i gadgets, che comunque non supereranno le soglie degli altri anni.
Samuele Orbello (4A)
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